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- AI / ROBOTICS .... HUMANITY! .. are you sure ?? . K-pop Vladimiro Di Vito with a masterpiece by George Duke 80 '- Reach FOR IT - Advances in AI (AI) and robotics at the end producing entity capable of Creative Real Human Feeling and Natural Spontaneous Creativity for Understanding Art and Create Art equally or better than humans? The artist Vladimiro Di Vito has explored this intriguing question in a couple of thoughts that cause video performance using dance masterpieces of the 80s (SHINE ON REACH FOR IT) George Duke soundtracks and himself as interpreter. His premise is: how would the robots' performance? And a robot could create the same emotional response than that of a beautiful piece of music, art or dance of a human artist? In other words: these are videos of a human being, pretending to be a robot, pretending to be a human. Take a moment to wrap your brain around that! Interesting puzzle. FUSION: ART + = MECHANICA BEAUTY? It might be that robots could become entertainers of the future. Possible? Certainly. But at what cost? And we would feel satisfied? Of course, the work could certainly be beautiful, elegant and exciting. But it would probably be in a mathematical way lilting, complicated? He ... an emotion? O SOUL? The beauty of human creativity is the unexpected in every work: what are the prospects? Because the artist zig instead of zag? Why is red instead of blue? Or for that dissonant and strident E flat that makes you shiver on the spine instead of a more comforting C major? Or a machine can create that beautiful note of a distinctive voice that no other singer can duplicate? Artists with their instincts, physical skills, imagination and ability to change their minds at random, creating works that excite, inspire, enthusiasm you, keep us on the edge and make the audience go "Now, why did not I think of that ??? " When you think about it, the art concerns the human connection, understanding feelings, ideas, emotions. Could a piece of art created by a machine to do the same? Possibly. But if the machine can do it, then we would still need humans? Over time, artists have always used the latest technology to express their creativity. And as the new technology will come in the future, I'm sure they will use it. But somewhere along the way you might get that turning point where technology bypasses the artist. What then? We are creating planned obsolescence for ourselves? There is a way of happy medium where peaceful co-creativity can occur? Written by Vladimiro Di Vito
"EVOLUZIONE DEL "ONE" Crescita spirituale di Vladimiro Di Vito Se un sistema non interagisce con il suo ambiente in alcun modo. . . non esiste in natura. L'unità è un fatto scientifico. Esiste un sistema isolato? Un sistema isolato si basa su qualcosa che non si trova in natura. Curioso. Pertanto - tutta l'esplorazione scientifica ha considerato le cose come sistemi isolati. Ad esempio, proviamo a separare qualcosa e a guardarlo come parti piccole e separate. . .la cellula, il sistema nervoso, gli elementi della tavola periodica, mele, fiori, tavoli, ecc. ma questo non esiste in natura - non in un sistema, non in attrazione gravitazionale, non in funzioni biologiche, non in ingegneria meccanica , non nei sistemi sociologici, ecc. Negli insegnamenti buddhisti tibetani, l'unità si riferisce al sorgere dipendente. È la nozione che le cose esistono solo come sistemi referenziali da causare ed effettuare da altre cose. Oppure, nulla esiste in un sistema chiuso. La scuola Huayan-Zong fondata durante la dinastia Tang insegna questo punto come punto focale della sua teoria spirituale. Le Upanishad e i Veda ne hanno parlato ripetutamente. Ci sono innumerevoli altre tradizioni in India, Giappone, Asia, Corea, Cina, Australia, Africa e altrove che raccontano la stessa storia. Userò la geometria per spiegare questo punto. Prendi qualsiasi forma, per ora guarderemo un cerchio - è un sistema isolato? Divide lo spazio tra dentro e fuori. In realtà, ogni cerchio è solo un altro punto di informazione, o energia. All'interno di un cerchio, ci possono essere cerchi più piccoli, e così via - infinitamente. Quindi, di nuovo, non è un sistema isolato, perché lo 'spazio' può sempre essere diviso in diametri più piccoli, o diametri più grandi, quindi il contorno del cerchio è solo una descrizione temporanea di energia o informazione. Questo è essenzialmente ciò che i frattali sono - una descrizione infinita di informazioni in forme sempre più piccole, ricorrenti o definizioni di spazio. Ma queste definizioni possono essere ridefinite all'infinito. Non ci sono sistemi isolati. Questa è la premessa della fisica olografica. Tutte le informazioni sono presenti in ogni parte perché è referenziale a tutte le altre parti del 'sistema'. Il sistema, quindi, non è chiuso, ma infinito. Le persone sono simili Usiamo i nostri contorni, proprio come il diametro di un cerchio per definirci, e ci comportiamo come se fossimo un sistema isolato, ma non lo siamo. Diciamo che non abbiamo abbastanza cibo, soldi, tempo, energia, ecc. Ma questo è puro errore, scientificamente. Se siamo infiniti, lo sono anche le nostre risorse. La nostra energia è infinita. La nostra informazione è infinita Il sé finito è un'illusione - non solo in termini esoterici o spirituali, ma in termini scientifici. Lo spazio è ovunque - tra galassie, stelle, quasar, pianeti, atomi, nel materiale più denso, c'è ancora spazio. Ignoriamo la verità su base giornaliera. La materia non definisce lo spazio. La materia è definita dallo spazio. La teoria del campo unificato, come proposto per la prima volta da Einstein quando tentò di correggere i nostri concetti di un sistema chiuso fondendo la teoria generale della relatività e la nostra comprensione dell'elettromagnetismo, o interazione elettromagnetica, la sostanza organizzativa finora sconosciuta che tiene insieme i quark per formare i neutroni , i protoni e i nuclei degli atomi, l'elettroattività a corto raggio e l'interazione gravitazionale su tutte le particelle è ancora una teoria perché gli scienziati non capiscono quale sostanza organizzatore o principale consenta l'interazione continua di tutti i sistemi. In effetti, nella maggior parte della fisica moderna, la forza di gravità è la forza più difficile da includere nella teoria dei campi unificata perché la relatività generale e la meccanica quantistica sembrano essere in conflitto tra loro. In realtà, è la supposizione che questi "sistemi chiusi" reagiscano indipendentemente l'uno dall'altro formando l'enigma finale. Un TOE o teoria di tutto deve riunire tutte le forme conosciute di materia fisica che siamo tutti uno. Archimede ed Einstein hanno tentato il TOE come hanno fatto gli scienziati del surf alle Hawaii e numerosi professori ben qualificati nelle università di tutto il mondo. Platone e Socrate volevano una risposta alla nostra unità, come fece Galileo. Se si leggesse un importante testo pali, si può decidere che tutto esiste o che nulla esiste, opposti polari alla verità della questione - che in relazione l'uno con l'altro, c'è una via di mezzo. (Sì, la famosa via di mezzo di cui parlava il Buddha) che lega tutti i fenomeni - fisici, mentali e non - insieme. In effetti la parola loka, che è spesso tradotta in "mondo", significa in realtà "un luogo aperto o uno spazio aperto". Dipendiamo gli uni dagli altri per esistenza e attualità. NamasteAmen VideoArt di
